Sono finiti i giorni della libertà e dell’espressione del proprio pensiero negli Usa? Sembrerebbe di sì, stando alla creazione di agenzie appositamente create negli Stati Uniti. Basti pensare al National Center for Cybersecurity and Communications, che avrà il compito di controllare tutto quello che riguarda l’elaborazione, la trasmissione, la ricezione o l’archiviazione di informazioni elettroniche, inclusi apparecchi elettronici programmabili, reti di comunicazioni e ogni hardware, software e dato associato.
Sta dunque andando avanti spedito il progetto Protecting Cyberspace as a National Asset Act, appena approvato dalla Commissione per la sicurezza nazionale e gli affari governativi del Senato Usa. Da un po’ di tempo a questa parte, più in particolare, il presidente degli Stati Uniti ha il potere di sospendere le attività (o parte delle attività) dei motori di ricerca, ma anche dei fornitori di software o hardware, per un periodo, però, non superiore a 120 giorni. Superata suddetta soglia, è necessaria l’autorizzazione