Arriva una notizia dagli Stati Uniti che sicuramente non farà felici tutte le persone che odiano il mondo dei videogiochi. Infatti, in America i videogame saranno tutelati dalla costituzione, perché entrano a far parte a pieno titolo del Primo Emendamento insieme ai libri e i film e sono tutelati dallo stesso diritto fondamentale per ogni ordinamento liberal-democratico: la libertà di espressione.
Che cosa ne pensate di questa scelta approvata dagli Stati Uniti? La notizia arriva ufficialmente dalla Corte Suprema, chiamate in causa per giudicare le leggi realizzate nel 2005 dal governatore della California , Arnold Schwarznegger. Le leggi in questione prevedevano un divieto di vendita di videogiochi violenti ai ragazzi non ancora maggiorenni.
Dopo un’attenta valutazione la Corte Suprema ha stabilito con una maggioranza di sette giudici contro due contrari che i videogame sono uguali a qualsiasi altro mezzo di espressione del pensiero, quindi allo stesso livello di libri e film. Tutto questo è stato reso possibile per via della legge considerata assurda, sempre nello stato della California dove i commercianti che vendevano giochi violenti potevano essere puniti con sanzioni fino a 1000 dollari.
Una sanzione davvero troppo esegerate che avrebbe messo in crisi il settore dei videogame e quello dei commercianti, visto che le opportunità di vendita sarebbero scese drasticamente. Chiaramente, la necessità di tutelare i minori dalla violenza dei videogiochi è una realtà effettiva, impossibile da negare. Ma non si risolve con sanzioni di questo tipo.
Questa sentenza non vuole aumentare l’utilizzo della violenza nei videogame che è già tenuta sotto controlla dal sistema PEGi in Europa e da quello ESRB in America.