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Megaupload, Kim Doctom resta in carcere

di Domenico Puzone in: Aziende , Hosting , Web

La chiusura di Megaupload ha destato un po’ di malcontenti tra i pubblico e i fan del filesharing e il filehosting, anche Anonymous ha partecipato alla protesta con l’oscuramento di alcuni siti del governo americano e la diffusione dei dati del capo dell’FBI su internet.

Kim Doctom, il capo di Megaupload, non potrà uscire dal carcere, nessuna cauzione, nessuna cifra potrà liberare la mente del grande sito di hosting, il più famoso e il più utilizzato al mondo. La decisione di trattenere Kim è stata presa dal giudice David McNaughton che ha sottolineato come Doctom potrebbe scappare ed evitare così il processo, trasferendosi fuori dagli Stati Uniti d’America.

Le proteste continuano ancora, il mega-impero grida all’innocenza e Kim ha affermato che non ha intenzione di darsela a gambe, intanto la polizia ha arrestato anche Andrus Nomm che è sospettato di attività criminali su piattaforme di file hosting.

Il legale di Doctom, Rothken, ha annunciato che è pronto il ricorso per la libertà sulla cauzione, in modo da liberare il suo assistito e afferma, anzi riafferma quello che ha già detto : “ Le attività del sito Megaupload sono simili a quelle di Youtube, che ha vinto in aula contro Viacom” .

L’avvocato afferma che è assolutamente ingiusto accusare Doctom di violazione del copyright. Dalla Spagna invece si fa causa contro lFBI per la violazione degli articoli 197 e 198 , ovvero l’appropriazione indebita di dati personali. Secondo le autorità catalane questa violazione è più importante della tutela del copyright.

Continuano intanto le voci che parlano di un ritorno di megaupload sotto un altro nome, staremo a vedere.

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