L’altro giorno abbiamo visto come Google avesse intenzione di ridurre le leggi sulla privacy da circa 60 a una sola, ma qualche cosa è andata storta e l’Unione Europea ha chiesto al colosso dei motori di ricerca di bloccare la procedura . Prima che il tutto diventi ufficiale, la UE ha chiesto di vederci chiaro, vuole analizzare tutto e verificare se realmente i dati degli utente saranno ben protetti e tutelati con la nuova normativa che ha intenzione di introdurre Google.
Da quando si è diffusa la notizia che Google volesse raggruppare tutte le norme in una sola, il mondo del web ha cominciato a criticarlo, così da Gizmodo Usa è arrivata la prima critica, dove il portale si chiedeva se Google avesse rinunciato al suo motto :” Don’t be Evil”. Arriva una critica anche da una rivale di Microsoft, e di certo le aziende che hanno criticato il motore di ricerca non finiscono qui.
Google, ovviamente, si difende affermando che si tratta di una semplice semplificazione, non ci sarà nessun tipo di modifica, tutto avverrà come ora. Secondo il motore di ricerca, raggruppare tutte le regole in una, darà maggiore trasparenza e non cambierà assolutamente nulla in termini di protezione dei dati personali, anzi si migliorerà.
Secondo le voci che circolano sul web, Google aveva intenzione di far una sola linea guida per tutti i suoi servizi, in pratica una legge univoca per Youtube, Gmail e Google+, più ovviamente gli altri servizi che sono all’interno di Google.
“Non ci permetteremo mai di vendere le informazioni personali dei nostri utenti, e non le condivideremo senza nessuna autorizzazione ” queste le parole di Viviane Reding , il commissiario europeo. La UE vuole comunque toccare con mano le novità prima di dare il via libera a Big G.