Proveniente dai ragazzi della Media Molecule, giovane software house inglese che tra meno di due settimane pubblicherà il suo primo videogame. Lo hanno intitolato Little Big Planet, nei negozi a partire dal 22 ottobre, ed è uno dei pochi dove sta al giocatore stesso costruire un intero mondo digitale. L’idea, per quanto strano possa sembrare, è nata guardando gli oggetti disparati di una cantina. Si avete capito bene. Scatoloni di legno e cartone, un vecchio divano, un pallone di cuoio ecc.
Elementi che in Little Big Planet diventano materia digitale da manipolare a piacimento. L’unico videogame al mondo nato dal disordine che regna sovrano nelle nostre abitazioni, è infatti uno strumento con il quale costruire quel che vogliamo usando oggetti ogni genere. Il tutto grazie al nostro alter-ego virtuale fatto di pezza. All’inizio si tratta di superare una serie di livelli, pieni di ostacoli che si nascondano in castelli di cartone o oceani di cartapesta. Ma è in realtà un pretesto per consentirci di prendere mano con questo surreale videogame. Per imparare a capire come usarlo al meglio.
Little Big Planet è semplice da giocare ma nello stesso tempo complesso, difficile da esplicare a parole. Quindi possiamo limitarci a mere descrizioni che vi spieghino come, ad esempio,oltre le costruzioni vi siano meccanismi e veicoli che poi nel gioco funzionano realmente. Non solo: è possibile importare con la webcam collegata alla PlayStation 3 oggetti, colori, volti. E poi mettere online le nostre creazioni per farle scaricare agli altri giocatori. Insomma, più che un videogame Little Big Planet sembra una nuova forma di Web 2.0…Interessante, no?