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Android sempre meno sicuro, fonte di virus e malware!

di Domenico Puzone in: Aziende , Google

La sicurezza prima di tutto, quella degli utenti si intende. E’ questa la differenza sostanziale tra Apple e Android, assicurare la protezione degli utenti sotto ogni aspetto, mentre al software operativo dell’azienda Google manca del tutto, soprattutto per quanto riguarda lo store. Google Play, a differenza dello store di Apple, l’App Store, non richiede la verifica delle applicazioni che sono state pubblicate all’interno del market e così accadono cose che non dovrebbero mai accadere, cose che lasciano a bocca aperta solamente a sentirle.

In una notizia riportata dalla BBC, dunque da fonte attendibile, ben 1200 utenti sono stati vittime di una truffa di una società lituana che ha inserito in Play Store di Android dei titoli di famosi videogame per smartphone, ma al suo interno c’erano tantissimi malware che inviavano sms intrisi di virus dal valore che superavano i sei euro ( 6 € ). Il tutto, ovviamente, all’insaputa degli utenti che scaricavano i giochi scambiandoli per quelli originale della saga. Insomma mascheravano dietro applicazioni delle vere e proprie truffe.

Ovviamente Google non si assume responsabilità per quello che accaduto, la solita storia che ruota intorno al problema del market del suo sistema operativo. Dannata sicurezza, ma perché vi ostinate ancora a prendere Android?

Android viene messo di nuovo sotto i riflettori per i problemi legali alla sicurezza , soprattutto quella del Play Store, che come al solito presenta sempre delle trappole per gli utenti, ma questa volta il problema arriva dalla Lituania. Ma quali sono questi titoli che nascondevano questo problema e questo malware che causava un dispendio di denaro molto elevato? Stiamo parlando di giochi del calibro di Angry Birds e Assassin’s Creed, certo bei titoli ma che al loro interno c’era un virus che rendeva sia ingiocabili i giochi e inviavano sms agli utenti dal valore di sei euro, in pratica ogni sms arrivato scalavano 6€ dal credito del cliente!

Questa volta c’è anche un lieto fine, ma più o meno, non proprio. La società che ha truffato all’interno del market Android, dovrà pagare una multa superiore a 60 mila euro alla Rovio per il copyright infranto e poi ben 35 mila euro come risarcimento per tutti gli utenti che sono stati truffati. Insomma, una mezza vittoria che però mostra ancora una grande debolezza della piattaforma Android che mai e poi mai troverà un protocollo di sicurezza come quello di Apple.

La politica di Google, del tutto sbagliata , è poco protetta e permette a tutti di inserire all’interno dello store il software che vuole con quanti virus vuole, insomma non c’è controllo, come invece fa Apple che fa un’accurata verifica del prodotto prima di permettere l’accesso all’interno dello store all’applicazione.  Google ha rimosso i titoli che celavano la truffa, ma quello che fa rabbia è il fatto che prima di farlo ci sono state tantissime vittime. Possibile che prima deve succedere e poi si deve correre ai ripari?

Juniper, società che si occupa di statistiche e ricerca, ha dimostrato come i malware siano ben il 36,5 per cento di tutto lo store di Android e circolano nell’ambiente smartphone e tablet più di quanto si immagina. L’uso dello smartphone, inoltre, è un fenomeno globale, immaginate quanti utenti Android ogni giorno sono vittima di problemi legati al mondo di virus e malware.

 

 

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