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Mag

Facebook sempre in perdita, ma non tutto è limpido

di Domenico Puzone in: Aziende , Facebook

Trucchi facebook dipendenza

La borsa sembra non essere stata una buona scelta per Facebook, l’ingresso a Wall Street non è stato poi così positivo, anzi forse non lo è stato proprio perché il social network più grande al mondo inciampa e lo fa alla grande.

Non è tutto limpido però il meccanismo che ha portato Facebook nel mondo delle azioni, dopo la prima lievitazione del prezzo, c’è stata una caduta e il ristabilimento della ‘parità’ iniziale, ma poi ecco che dopo l’ultima seduta Facebook risulta essere a -11 per cento, mica poco ! Ieri il social network in borsa ha perso ben 8,9 punti percentuali e prosegue così il suo collasso, già vissuto nella giornata precedente. Secondo quanto vien fuori dalle indagini fatte è successo qualche cosa di unico durante la collocazione iniziale del titolo al Nasdaq. Le azioni di Facebook sono state tagliate prima della quotazione, il tutto durante il roadshow, dove Mr Facebook spiegava ai colossi del business americano il proprio modello di mercato. In quella fase, se così possiamo chiamarla, Morgan Stanley ha spinto le quotazioni in rialzo, ma poi è successo qualcosa.

Alla vigilia del debutto vero e proprio, Morgan Stanley, Goldaman Sachs e JP Morgan hanno fatto un taglio all’outlook sulle azioni di Facebook, snocciolando così le azioni in contemporanea ed in modo che sembrava, apparentemente, senza motivo. Perché fare questo passo anche se non era stata diramata nessuna info ufficiale che potesse portare il gruppo Facebook in alto?

Ora emerge  che l’azione non è stata casuale e non è stata casuale nemmeno la contemporaneità, dallo stesso social network sarebbero arrivati degli avvisi che dicevano che sarebbe stato opportuno tagliare tutte le stime del gruppo perché i guadagni trimestrali non erano stati all’altezza. Ma in realtà questa possibilità di trimestrali non all’altezza era già stata presentata durante la deposizione alla SEC del progetto, dunque qualche elemento determinante è venuto a cambiar le carte sul tavolo.

Al momento non si sa da dove si arrivata la notizia, ma pare che comunque da dove sia arrivata c’era una determinazione così grande che ha portato a far quella mossa ai tre investitori. Questi sapevano quel che stava accadendo, mentre quelli i piccoli azionisti erano all’oscuro di tutto. Inizialmente le azioni furono vendute a 42, ma poi hanno subito un calo del 26 per cento e il valore della capitalizzazione del gruppo è ora a 66 miliardi di dollari rispetto a 100 miliardi di partenza.

Ma ora pare che sia entrata in campo la Security Exchange Commission per capire cosa sia successo in quel momento e perché i tre investitori hanno fatto quel movimento prima che tutto iniziasse, di cosa erano a conoscenza che gli altri non sapevano? Intanto Mark Zuckerberg si è sposato e si gode ben 1 miliardo e mezzo di dollari e vanta un social network che ha avuto una capitalizzazione record all’IPO, cosa vuole di più? Certo che se le azioni di Facebook salissero un po’ sarebbe meglio, ma staremo a vedere come si concluderà la faccenda del ribasso e del taglio all’outlook.

Attendiamo notizie in merito.

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