Il periodo di crisi che sta investendo il nostro paese è alquanto incredibile, l’Italia sta passando un bruttissimo momento e uno dei paesi più importanti al mondo, sia culturalmente che storicamente, sta soffrendo e con esso tutti gli italiani. Colpa di chi? Qualcuno direbbe dei politici, ma noi decidiamo di non sbilanciarci, vogliamo però parlarvi di una notizia che circola sulle televisioni e sul web da più di qualche giorno e riguarda la tassa sugli SMS. Una tassa alquanto ingiusta che potrebbe gravare sulle nostre teste, alla fine il buon senso prevarrà? 

Un’altra trovata del Governo di Monti per trovare soldi e finanziamenti, secondo le notizie pare che potrebbe essere applicato un sovrapprezzo di circa 2 centesimi sugli Sms inviati per finanziare gli interventi della Protezione Civile. Il disprezzo del popolo è stato evidente, ma andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.

TASSA SMS DETTAGLI

Pare che in Parlamento sia stato proposto un decreto legge che in caso di dichiarazione di emergenza e con delibera del Consiglio dei Ministri, il fondo nazionale della Protezione Civile potrebbe essere arricchito tramite una tassazione, fino ad un massimo di due centesimi di euro, degli sms (su ogni sms, attualmente pare che a pagare saranno gli operatori e non gli utenti). In pratica ogni comunicazione tramite messaggi di testo , computer o siti internet che sono gestiti da società telefoniche, possa subire una tassazione di circa 2 centesimi per finanziare gli interventi dell’ente civile per la protezione del territorio e del popolo.

Secondo quanto si legge sulle testate giornalistiche la misura dell’Aliquota verrà stabilità dal Consiglio dei Ministri , inoltre a stabilire le modalità del versamento dell’imposta sarà il direttore dell’Agenzia delle Entrate.

Ovviamente questa tassa graverebbe sulle nostre teste in caso che la legge passasse, ma pare che non ci sia futuro per una cosa del genere in quanto è immorale ed esagerata. Esistono anche tantissimi servizi alternativi ai classici sms, i nuovi smartphone ( per fortuna possiamo dire), permettono di inviare dei messaggi tramite dei servizi ( applicazioni ) che ci evitano di inviare normali sms.

Stiamo parlando di app come Whatsapp Messenger, Viber e tanti altri che per chi non lo conoscesse sono dei servizi che richiedono semplicemente una connessione ad internet dal cellulare e consentono di inviare messaggi istantanei, messaggi multimediali ed alcuni anche chiamare, gratuitamente.

Dunque, in un certo senso la tassa a noi non dovrebbe nemmeno sfiorarci, però chi ha un telefono ‘Old Style’, vale a dire vecchio, avrà dei piccoli problemi per quanto riguarda l’invio di SMS, dunque non resta che passare agli smartphone… a meno che non mettano una tassa anche sui telefoni di ultima generazione!

Intanto però, pare che la legge sia stata rifiutata in Parlamento, ma sicuramente i politici insisteranno affinché questa sia discussa e magari, con qualche piccola modifica approvata. Voi cosa pensate di questa tassa?

Fortunatamente però gli sms stanno tramontando e lo Stato Italiano pure, che vergogna essere italiani in questo  momento.

 

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